Una Strana Chat
Tutte le
storie, o iniziano, con cera una volta.
Questa e una storia vera, io desidero
raccontarla, cosi semplicemente, senza, se, ne, ma, e la verità, quello che mi
accingo a raccontare, che poi ci crediate, o no, non importa, non mi trovo
nella possibilità, di mostrare, le prove, che dico, la verità.
Tutto ebbe
inizio, un po’, stranamente, un pomeriggio ero in camera mia, a studiare,
avevo, il portatile, acceso, notai che skype, cera una certa Mary in linea, non era tra i
miei contatti, mi chiedeva di accettare l’amicizia, accettai, provai a
chiamarla, non rispose, mi scrisse io, non rispondo se vuoi, scrivi, lo
preferisco, ebbe, inizio, una chat, all’inizio, domande senza senso, le solite,
come ti chiami, gli anni, si descrisse, e da quello che,aveva scritto, doveva
essere una gran fica, alta bionda, un bel seno, occhi verdi, si definì bona,
dalla descrizione, mi sembrava di conoscerla, durava da giorni, ogni giorno, ci
si confidava, qualcosa, un giorno, mi stupì, scrisse.
Mi dici, di che misura e il tuo cazzo.
Restai di stucco, era la prima volta, che
usava, parole, come cazzo, e poi chiedermi le misure.
Da questo
istante, scriverò come, avveniva, in chat.
Ti do le misure, del mio cazzo, se prima mi
dici, di colore ai, le mutandine, in questo momento.
Nere
ridotte, e trasparente, tu.
Uso i box.
Dimmi le
misure senza, scrivere cazzate.
Non lo mai misurato, ti posso dire, che una
volta, o preso il rotolo di carta igienica, entrato a fatica, e uscito un bel
pezzo fuori, contenta, adesso tu dimmi, le tette come sono, piccole, o altro.
Perché a
te piacciono, piccole.
No e tanto
per sapere, per conoscerti, meglio.
Da quel
giorno, divento un’abitudine, di tutti i giorni, e diventavano sempre, più
erotiche, quando chiudevamo, io cancellavo la cronologia, a volte mamma mi
chiedeva di usare, il mio PC, un pomeriggio, mentre, eravamo in chat, mi disse Che
mi avrebbe fatto volentieri un pompino, io che gli avrei leccato, volentieri la
fica, mi scrisse scusa un attimo devo andare in bagno torno subito, pensai vado
anch’io, per andare al bagno, prima viene la camera di mia sorella Lory, la
porta era aperta lei non cera, nel guardare, l’occhio cadde, sul suo portatile,
cera, skype aperto, non lo so ancora, quale molla mi spinse a controllare,
rimasi di merda, la ragazza, che, era la mia sconosciuta, era, lei mia sorella,
cazzo, tornai in camera mia, che faccio, chiudo e la rimuovo dai contatti, la
blocco, o continuare, mi piaceva quella situazione, come mi piaceva mia
sorella, molte volte, avevo pensato, se non era mia sorella, gli Darei una
botta, adesso, mi si presentava l’occasione, devo essere cauto, se fa la
stronza, lo dice a mamma, apriti cielo, iniziai a essere più invadente, gli
ponevo domande sempre più intime, un giorno, gli chiesi, mi mandi una foto.
Foto non
ne mando.
Va bene, puoi fartene una, dove si vede, la
tua fica.
Io la mando, se tu mi prometti che mi fai
vedere, il cazzo.
D’accordo,
ci scambiammo le foto, mi venne l’idea, di fargli una domanda, volevo sondare,
i suoi desideri, cosi gli scrissi, tu ce lai il ragazzo.
Non o
nessuno, e tu ai, la ragazza.
Non ce lo,
ti confesserò, sai tenere un segreto, mi apro con te.
Dimmi non ci conosciamo, a chi posso,
raccontare, il tuo segreto.
Io o una sorella bellissima, e una gran fica,
e Bona, la desidero, vorrei scopare, amarla, resta un sogno.
Non gli ai mai detto niente, uno a volte si
deve aprire.
La fai facile, e non lo e. tu ti sei
confidato, e io farà lo stesso, con te, a me capita la stessa cosa con mio
fratello, e un gran fico, le mie amiche se lo mangiano con gli occhi, e io
muoio di gelosia, lo guardo, e penso, prendimi tra le braccia, baciami, e
spogliami, scopami, lui, a occhi per tutte, io non esisto, si vede che siamo
innamorate delle persone sbagliate.
Dico di non perdere la speranza, tutto può
succedere, magari e timido, non e facile, con una sorella.
Lui
timido, e uno sfrontato che non a pari, sfotte, a tutte e a tutti.
Tu ai
fatto mai un gesto, per farglielo capire.
Come mi
prende per stupida.
Cerca di creare
un’occasione, non ai un, evento, qualcosa, da stare insieme.
Certo ce
lo, il ballo, di fine,anno, scolastico, io non ci voglio andare, perché non o
un ragazzo, e da sola non mi va.
Chiedi a lui, se accetta, ai, la tua,
occasione, di stare, con lui in una situazione diversa.
Ti saluto
mi ai dato un ottimo suggerimento.
Chiusi il PC, andai a prendermi una coca,
arrivo Lory.
Ciao
fratello, che fai.
Lo vedi mi
annoio, forse esco, vado a giocare, a bowling, tu vai dalle amiche.
No, posso venire con te, vuoi.
Non ti annoierai.
Non mi
annoierò, magari m’insegni.
D’accordo
preparati, che usciamo.
Davvero e
bravo il mio fratellone, ti voglio bene.
Mi salto, addosso, si strinse, forte, a me,
ragazza, calmati, intanto, l’avevo messo le mani sul culo, gli diedi un bacio
sulla fronte, tu vieni con me a un patto, che non dai confidenza, ai ragazzi,
che sono in sala.
Promesso e
poi sto con te, non mi interessano gli altri.
Preparati
tra poco usciamo, intanto ero rimasto con le mani sul culo, sorellina sai che
ai un bellissimo culo, mi piace un modo accarezzartelo.
E tu
accarezzalo se ti piace, io non ti dirò di no.
Mezzora
dopo uscimmo, la portai nella sala gioco, cerano gli amici, conoscevano che
Lory era mia sorella, e nessuno si permetteva di fare dei commenti, gli spiegai
il gioco.
Come si
gioca io lo so, lo visto in tv, non o mai giocato, lasciami provare.
Inizio a
giocare, e si divertiva, dopo un’ora eravamo stanchi, entrambi, Lory, andiamo,
ce la tavola calda prendiamo un panino, e una coca.
Mentre
mangiavamo.
Fratellone,
dato, che oggi sei, coso bravo e disponibile, mi porti al ballo, di fine
dell’anno scolastico.
Volentieri, a un patto, mi chinai verso di
lei, io ti ci porto al ballo, a patto
che, quando usciamo di qua, e saremo da soli, mi dai un bacio.
Certo che
ti do un bacio, anche due, tre.
D’accordo,
mi servirà un vestito adatto, credo che quello, sono andato io e piccolo, ne
parlerò a mamma, contenta.
Sicuro che
lo sono, e al ballo, sarai tu a non fare il don Giovanni, chiaro sarai solo
mio.
Solo tuo, torniamo a casa, vieni arrivati a
casa, sotto allo stabile ci sono i garage, misi l’auto nel nostro box, come
scendemmo, la presi per mano, mi dai questo bacio.
Certo te
lo meriti.
Lei
credeva che volevo un bacio sulla guancia, come avvicino, la bocca, a me,
rapido la baciai sulla bocca, resto sorpresa, non capi cosa stava succedendo,
gli ficcai la lingua in bocca, la strinsi forte a me, con un braccio, e con la
mano gli tenevo la testa ferma, non fece poi tanta, resistenza, mi respinse,
delicatamente.
Pazzo se
qualcuno ci vede, non pensi.
Si e vero
scusami, non resistevo più, il desiderio di baciarti, e tanto.
Capisco e anche a me, fa piacere, dobbiamo
fare molta attenzione, dopo, i nostri guardano, la tv, io ti chiederò un aiuto
per i compiti , saremo da soli in camera mia.
Gli diedi una palpatina, al culo, prendemmo
l’ascensore, li inizia a toccarla, sulla fica, sopra i pantaloni.
Che fai
matto, perché fai questo gioco con me, mi vuoi sfottere, ti prendi gioco di me.
Non mi
prendo gioco di te, vorrei, baciartela, un po’ questa, bella fighetta, me la
dai.
Tu sei
tutto matto.
Sarò anche
matto, dai promettimi, che alla prima occasione, te la fai leccare un po’,
dimmi di sì, dai.
D’accordo, solo con la bocca, non vorrai
scopare io sono, ancora vergine.
Tranquilla,
ti leccherò la fica, sino a farti godere, siamo arrivati.
Entrammo
in casa, i nostri genitori erano nel salone guardavano la tv.
Ragazzi vi
o lasciato, la cena, sul tavolo, ci pensate voi.
Si mamma, la
riscaldo io.
Andammo in
cucina, mentre riscaldava, la cena, gli accarezzavo il culo.
La finisci
ti sei messo in testa, che ci devono scoprire.
Guardano quello stupido film, ero rimasto con
la mano sul culo, avevo una cazzo, duro, da li a poco dovevo spararmi una sega,
presi la sua mano e la guidai sul cazzo, mi guardo sorpresa,lo strinse, un po’
mi respinse.
Siediti a
mangiamo, la vidi contenta, era
Allegra,
scherzava, pensai vuoi vedere, che veramente, e innamorata di me, veramente, e
io cosa provavo, i miei sentimenti erano, confusi, ma di una cosa ero certo,
affermato di essere vergine, e bene devo convincerla, che a rompergli la fica,
a sverginarla devo essere, io, e nessun altro, io vado in camera mia, tu fai
passare, un po’ di tempo, che poi credo che siamo noi a sentirci in colpa,
salutai i miei, andai nella mia camera accesi il portatile, non ci volle molto
e Lory, era in linea con skype, scrissi, nel messaggio.
Ciao ci
sei.
Si, ci sono, come ti va.
Bene e tu.
Sono
felicissima, sono uscita con mio fratello.
Brava,
come e andata.
Mi a baciata, come donna, con la lingua, e mi
toccava, il culo.
Che pensi
che anche lui mi ama, come io amo lui,
non lo so non vi conosco.
E tu ai
fatto qualche passo con tua sorella.
Non ce
stata l’occasione, devo avere, pazienza.
Adesso lui viene, da me, con la scusa di
aiutarmi, a svolgere, i compiti, che devo fare, lui mi a fatto capire, che mi
vuole scopare.
E tu cosa,
vuoi concedergli.
Non sono
sicuro, per adesso, magari gli faccio un pompino, qualcosa, devo concedergli.
Tu ai mai
fatto un pompino.
Una volta,
un ragazzo, inaspettatamente, me lo mise, in bocca, stavo vomitando anche
l’anima, puzzava, di piscio e non so che altro, lo mandai, a fan culo, a te lo hanno fatto.
Certo che
si, ai trovato un ragazzo, sporco, io mi lavo per bene, prima, e se, sono
incontri, in auto, ho delle salviette, umide, neutre.
Penso che
cosi possa essere, differente, se lui lo chiedo, mi auguro che non mi viene da
vomitare, se no lo perdo.
Se lui ti
vuole bene non lo perderai, vai tranquilla, e fai solo quello che ti senti di
fare, adesso non vuoi giocare, con me, aiutami a farmi una sega.
Che posso
fare, dimmelo tu.
Cosa mi faresti se ti presento il cazzo,
davanti, quasi a toccarti la bocca.
Niente,
anche se e virtuale, tradisco il mio amore, ti saluto, adesso arriva, il mio
amore.
Chiuse,
questa veramente si e presa una cotta, andai in bagno, mi lavai il cazzo, e
palle, molto accuratamente, origliai, i miei, Erano presi, nel seguire, la
trama del film, potevamo stare un bel po’ tranquilli, entrai da Lory.
Mamma
papa, che fanno.
Tranquilla,
guardano il film, mi distesi sul letto, tirandola con me, me la misi su di me,
cercai la sua bocca, inizio un bacio molto delicato, intanto gli accarezzavo il
culo,mi eccitai, il cazzo pressava, contro di lei, abbassati i pantaloni,
voglio farti sentire che effetto mi fai, lo senti il cazzo come e duro.
Lo sento io o paura, che cosa vuoi da me.
Voglio
godere, fai con la bocca.
Vuoi che ti faccia un pompino.
Si mi piacerebbe moltissimo, se non vuoi, fa
nulla.
Farò da solo, pensavo che mi volevi bene, fa
nulla.
Io ti voglio bene, vorrei, accontentarti, o
paura di, la ci sono, i nostri, genitori, lai, dimenticato.
Sicuro che
vuoi farlo.
Si non lo mai fatto, ci provo.
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